RISULTATI DEL PREMIO LETTERARIO E DEL PREMIO FOTOGRAFICO

Premio letterario

Il podio è stato scelto da Paola Barbato fra i quindici finalisti e anche le motivazioni sono le sue. LA menzione speciale è stata scelta dal resto della giuria.

PRIMO POSTO: “Non bisogna aver paura del buio” di Gianluca Calabria.
per essere stato in grado di utilizzare molti topoi tipici della narrativa horror in maniera fresca e brillante, usando in maniera sapiente l’alternanza di ritmi e tempi, con un linguaggio mai ridondante. Un racconto che può considerarsi “classico” in tutte le accezioni positive del termine.

SECONDO POSTO: “Il codice a sei cifre” di Alessandra Biagini
per essersi mosso con grande disinvoltura sul filo di lana che divide il thriller dall’horror, partendo da un’idea semplice che si articola poi in maniera sempre più complessa fino a un finale trascinante. Un raccolto vivido ed efficace.
TERZO: “Primavera” di Alessandra La Villa

per aver creato un’atmosfera rarefatta e straniante grazie a un linguaggio accurato e credibile, un’ottima qualità di scrittura e una costruzione ineccepibile. Un racconto sottilmente angosciante e realistico.

MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA: a “Hank Trabot” di Mattia Coletti
Per l’ incisività delle immagini utilizzate, di grande impatto emotivo e che trasmettono quel senso di oscurità e di inquietudine che caratterizzano il genere horror. Per l’originalità della trama, che riesce a coinvolgere il lettore trasmettendo un messaggio e stimolandolo alla riflessione.

Premio fotografico

PRIMO POSTO: “Abbandoned Soul” di Luca Pertichetti

Lo scatto realizzato ad alto tempo di esposizione con poca luce a disposizione trasforma la piana di Castelluccio di Norcia in un luogo che sembra posizionato molto più a nord.
Osservare la foto richiama i ricordi di tanti classici del genere horror e thriller: “Frankenstein”, “La cosa”, “30 giorni di buio”, “Fargo”, “Twin Peaks” e decine di altri titoli si sovrappongono nella nostra mente guardando questo splendido e inquietante paesaggio.
SECONDO POSTO: “Razza Umana” di Alessandro Bazzucchini
Distopia, ovvero un futuro non piacevole per l’umanità e il pianeta Terra che lo ospita.
Al di là dei classici distopici sempre molto affini al genere di questo festival (dalla letteratura di P.K. Dick al cinema delle sorelle Wachowsky) gli allarmi della comunità scientifica sullo stato del nostro pianeta ci preoccupano non poco.
Premiare questa foto, oltre a sottolineare l’evidente bravura e la creatività dell’artista, è anche un modo per ricordare questa emergenza.TERZO POSTO EX AEQUO – “Exit” di Ambra Menichini


La scelta dello scatto è dovuta principalmente alla bellissima diagonale che taglia i due terzi della foto. L’ambientazione misteriosa e perfettamente in tema con il concorso fa il resto.
TERZO POSTO EX AEQUO – Alberto Pezzuti (senza nome) 
La bambola e l’inquietudine del loro sguardo vuoto e fisso è indubbiamente ricorrente nel genere horror. Il successo del recente “Annabelle” è del resto eloquente.
La triplice riflessione nello specchio rotto (altro archetipo horror) che separa quasi perfettamente i terzi della foto è sicuramente il punto di forza di questo scatto.