OCCHI VIOLA-OPERA PRIMA REMASTERED
Occhi Viola è il titolo del romanzo di Fabio Mundadori che presenteremo il 25 ottobre 2019, in apertura al Terni Horror Fest #5. Senza svelare troppo, vi diciamo perché è un must read di questo Halloween 2019!
La prima cosa che dovete sapere è che Occhi Viola in realtà non è proprio nuovo, ma una versione rivista e corretta del primissimo romanzo di Mundadori, edito nel 2012 da Ego Edizioni. Dopo sette anni, è il primo libro di un nuovo progetto, la collana Zero dell’editore Bacchilega; è chiaro che l’autore
non aveva chiuso con la storia. Sapete, no? Quelle storie che hanno sempre qualcosa da dire, che non vogliono lasciarci andare. Chi scrive, poi, capisce ancor meglio di cosa sto parlando: ci sono personaggi di cui non riusciamo (spesso volutamente) a liberarci.
Infatti, questo è il primo caso del commissario Luca Sammarchi (presente anche nella trilogia di Bologna non uccide). Eppure il commissario sembra muoversi sullo sfondo, con i passi incerti di chi ha intrapreso la propria strada da poco e si guarda attorno circospetto, come se la sua vita fosse ancora in prova. Certo, Sammarchi mostra già tutto il suo talento: la sa lunga, vede il marcio anche laddove è ben nascosto. Ma Occhi Viola, più che un caso da risolvere, è il racconto di una leggenda che prende vita. Di un dipinto maledetto che intreccia i destini di due sorelle (che lo siano biologicamente o meno non importa), attraverso i secoli. È una storia di vendetta impietosa, di coincidenze assurde, di sacralità dissacrata e dissacrante.
Tutto inizia quando Ranieri, un bambino, per dimostrare a sé stesso e agli amici il suo coraggio, si addentra nella Pieve Rossa, la vecchia chiesa abbandonata. Quel che scopre è che in realtà è più abitata che mai: le storie sulle messe sataniche svolte al suo interno, sono vere. Ma l’origine del male va ricercata in un passato remoto, in occhi viola lontani nel tempo e vicini, in un groviglio inestricabile di azioni e reazioni, di passioni e di orrori, di sangue e di destino. Una matassa che solo chi riesce a vedere tutti i fili, esternamente, può sciogliere.
Per tutti questi motivi, ho già detto fin troppo! Posso solo aggiungere che è una lettura scorrevole, avvincente, quasi duecento pagine che volano. Ma dovete prestare molta attenzione a ogni dettaglio per sbrogliare il caso insieme al Sammarchi: Mundadori si diverte a confondere il lettore, a cercare di ingannarlo, a punzecchiarlo con il possibile e l’impossibile. Come chi fa un errore di proposito per vedere se l’altro è attento.
Insomma, sette sataniche, quadri maledetti, demoni e bambini rapiti. Cosa devo dirvi di più per convincervi che sia una perfetta lettura per la Notte delle Streghe? Solo di venire alla presentazione!
Ilaria Alleva
P.S.: Per saperne di più su Fabio Mundadori
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