Invasione zombie: come sopravvivere.
Ci siamo arrivati. Gli zombie sono ovunque, hanno già invaso gli studios televisivi, presto dovremo affrontarli strada per strada.
Le immagini non lasciano spazio a dubbi del resto.
Dall’alto della nostra immensa esperienza siamo a darvi qualche consiglio per sopravvivere, poi fate come volete.
Lasciando perdere tutte le scene melodrammatiche del “oh mio dio non può essere vero”, oppure “non è possibile, non sta succedendo a me” prendete come dato di fatto che gli zombie muoiono definitivamente solo se gli distruggi l’encefalo e seguite le seguenti regole.
Regola n. 1: procurarsi un arma. Evitate machete e katane stile Quentin Tarantino, non che non funzionino ma hanno il difetto di sporcarvi molto e hai visto mai che il virus fosse del tipo di ”28 giorni dopo” in cui bastava il contatto con il sangue infetto per diventare un non morto. Prediligete i fucili a pompa e le armi a ripetizione. Lasciate perdere i revolver a tamburo, non siete l’ispettore Callaghan e hanno solo sei colpi, che ci fate se incontrate un gregge di ritornanti?
Regola n. 2: procurarsi un SUV. Non cominciate a dire “inquinano”, “sono da cafoni”, “servono solo per parcheggiare sui marciapiedi alti”, nel mondo invaso dai non morti non c’è posto per i radical chic che vanno in giro rispettosi dell’ambiente. Occorrono mezzi solidi che non si sfondino quando dovrete farvi strada tra affamati ritornanti. Quindi più è pacchiano, meglio è; e se ha le retine ai vetri e i rinforzi sul paraurti meglio ancora.
Regola n. 3: svuotate i supermercati. Non vogliamo neanche sentire la parola “biologico”! Forse dovrete viaggiare per un mese prima di arrivare al prossimo punto vendita che non è stato svuotato come il reparto giocattoli il 24 Dicembre. Quindi più conservanti ci sono in quello che state bevendo e mangiando e meglio è.
Regola n. 4: allenamento. Va bene, probabilmente la prova costume non dovrete più affrontarla, ma come la mettete se siete senza auto e avete finito le munizioni e dovete sfuggire a un gruppo di zombie? La soluzione è solo una, correre. Sperando che non abbiate voluto fare i fighi e ai piedi abbiate un paio di nike e non gli stivaletti di Jena Pliskens.
Regola n. 5: solo un compagno e del sesso che vi aggrada. Lo sappiamo la vita di coppia è una rottura e probabilmente quando tutto sarà finito, ammesso che sarà finito, il vostro partner vi costringerà a vedere Titanic o la finale di coppa Italia e si offenderà quando vi dimenticherete dell’anniversario. Tuttavia è quasi scientificamente dimostrato che delle coppie unite almeno uno dei due sopravvive, quindi avete molte più probabilità di superare l’invasione di zombie se fate i romantici piuttosto che gli eroi solitari. Bocciati i gruppi numerosi, servono solo a litigarsi le armi e il cibo e a finire come in “Sfida all’ok corral”.
Regola n. 6: comportamento da tenere in gruppo. Ok avete ignorato la regola 5 e avete un gruppo, allora dovete tenere i seguenti comportamenti: sparate alla testa del primo idiota che dice “dividiamoci”, non merita di sopravvivere. Sparate alla testa della prima o del primo che cominciano ad essere indecisi se è meglio concedersi ad un partner piuttosto che ad un altro. Sparate alla testa del primo che dice “pentiamoci, è un castigo di dio”. Visto che era meglio non stare in gruppo?
Regola n. 7: evitare i militari. In ogni situazione, sempre e comunque state alla larga dai militari. Tanto se sono in buona fede, ordineranno il bombardamento con il napalm della zona (se l’atomica non è disponibile), se sono in mala fede il virus l’hanno creato loro e vi useranno per ulteriori esperimenti.
Regola n. 8: l’ultimo colpo. Vabbè, fate come vi pare, non ce ne frega niente di come andrete a finire ma sinceramente crediamo che una delle ultime cose che vi sia concessa è scegliere come farla finita. Allora se l’auto è lontana, se siete in un vicolo cieco, se il numero degli zombie tende a infinito, se cominciate a vedere il bianco dei loro occhi… cosa volete fare? Pregare? Va bene, come volete, personalmente il rumore delle nostre ossa sgranocchiate non le vogliamo sentire… poi… de gustibus.
In bocca al lupo e non dimenticate i popcorn!
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