Archetipi Horror: i fantasmi

 

Prima o poi ogni scrittore che si rispetti scriverà una storia sui fantasmi. E’ un dato di fatto. E non parliamo solo degli scrittori di “genere”, ma di ogni scrittore.Forse li nominerà appena, forse sarà una storia per ridere, forse si scoprirà alla fine che non sono fantasmi, forse non avranno un ruolo “fisico” nella storia. Ma alla fine se andate a ben vedere quasi tutti hanno scritto di fantasmi.

Ma cosa è un fantasma?

Secondo il Sabatini-Coletti: Ombra, figura visibile di persona defunta che appare in allucinazioni ai sopravvissuti. O per estensione: Immagine irreale creata dalla mente

Ora lasciando da parte i tentativi pseudoscientifici della dimostrazione dell’esistenza dei fantasmi tutti falliti,  sempre non verificati e non verificabili e lasciando anche perdere i misteri quantistici di improbabili energie non rilevabili (diciamo solo che ormai siamo in grado di rilevare le onde gravitazionali quindi difficilmente sarebbero sfuggiti i fantasmi) e ricordando che parliamo di finzione, narrativa, cinema e letteratura per cui ciò che conta è il principio di sospensione dell’incredulità, fin dalla definizione del vocabolario è chiaro cosa ci spaventa tanto della possibile esistenza dei fantasmi. In primis il confronto con la morte che è sempre difficoltoso per l’essere umano, in secondo luogo la resa dei conti. Soprattutto se si tratta del fantasma di una persona che conosciamo.

In fin dei conti se è il “classico fantasma” in una stanza d’albergo (magari un castello scozzese adattato all’uopo) si l’idea ci fa paura ma tutto sommato… si cambia albergo! e anche se alla fine è la nostra casa ad essere infestata… anche fossero dei dispettosissimi poltergeist…  suvvia si cambia casa, si vende a prezzo d’affare al prossimo sciocco che passa e discorso chiuso!

È vero… a volte per congiunture economiche particolari questo non si può fare… e non è un caso che Amtyville Horror è uscito nel 1979, periodo in cui in Usa era difficile comprare case a prezzi accettabili e non è un caso che vengano riproposti oggi nella versione moderna della serie  “the Conjouring” dopo la crisi mondiale.

Ma se il fantasma è di qualcuno che conosciamo le cose si complicano. Cosa vuole da noi il fantasma della “cara” nonna? Vuole renderci conto di quando abbiamo distrutto il suo orologio a pendolo e poi abbiamo nascosto le prove? Ci deve rimproverare di quando abbiamo perso a carte i diamanti di famiglia? O è venuta a scoprire di quando guardavamo i giornalini porno nella sua soffitta?

E se è il fantasma di vostra moglie? Intanto come mai vostra moglie è morta? E com’è che aveva fatto la polizza sulla vita tre giorni prima? Cos’è che hai lì nel taschino? dell’arsenico? Ahi ahi…

Ad ogni modo ci sono migliaia di modi per impostare una storia horror con protagonisti i fantasmi, proviamo a darvi qualche consiglio per avere il bagaglio minimo per intavolare una trattativa semmai doveste incontrarne uno.

Libri: Ghost Story di Peter Straub, Shining di Stephen King, Io sono Hellen Driscoll di Richard Matheson, Amleto di William Shakespeare, Canto di Natale di Charles Dickens, Il lungo addio (Dylan Dog n.74) di Tiziano Sclavi.

Film: Poltergeist di T. Hooper, Al di là della vita di M. Scorsese, Ghost Stories di J. Dyeson e A. Nieman,  La vedova Winchester di M. e P. Sprieg, Una pura formalità di G. Tornatore, ESP – fenomeni paranormali dei Vicious Brothers, Ghostbusters di I. Reitman, The Orphanage di J.A. Bayona, Il sesto senso di M.N. Shyamalan, Fragile di J. Balaguerò, Il mistero di Sleepy Hollow di T. Burton, Two sisters di K. Ji-woon

J. Mnemonic

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