BENVENUTI A ZOMBIELAND-Chi è lo zombie?

Benvenuti a Zombieland è un ottimo zombie movie del 2009. Diretto da Robert Fleischer e con un cast di eccezione (Emma Stone, Jesse Eisenberg, Woody Harrelson e, sorpresa sorpresa, Bill Murray!), il film racconta le avventure di alcuni sopravvissuti all’apocalisse zombie.

LA TRAMA

Tutto è narrato da Jesse Eisenberg, che interpreta il personaggio più goffo del gruppo, il tipico nerd un po’ sociopatico e imbranato che è sopravvissuto all’apocalisse zombie semplicemente per la sua solitudine cronica. Egli ha delle regole che segue come dei comandamenti, regole che sarebbero assurde se non ci fossero dei non morti in giro per il mondo, ma che invece continuano a salvargli la vita. Dopo l’incontro con un uomo che sembra nato per uccidere zombie, e che si farà chiamare come il luogo in cui è diretto (Tallahassee) la storia prende davvero l’avvio. Tallahassee non vuole né rivelare la propria identità né conoscere quella altrui, così i personaggi avranno tutti nomi di località americane (bella idea!). Ma non vogliamo rovinarvi il film, perché stavolta vale la pena vederlo!

CHI È LO ZOMBIE?

Come la maggior parte degli zombie movies dalla fine dei primi anni 2000, Benvenuti a Zombieland è frizzante, divertente, fresco, ironico e commovente. Nonostante regni sovrana la distruzione, nonostante tutte le perdite irreparabili, nonostante i mostri, i protagonisti riscoprono la bellezza di vivere (e i motivi per cui ha senso non arrendersi allo zombiesmo) e la speranza che viene dai rapporti interpersonali. Addirittura il nostro protagonista si renderà conto di essere sempre stato uno zombie prima dell’apocalisse: chiuso nella sua stanza, davanti a un computer, senza nemmeno il valore dei legami familiari. Paradossalmente la sua vita inizia nel momento in cui finisce quella del mondo intero. Una critica alle abitudini del nuovo millennio che continua ad essere attuale: spesso siamo talmente presi dalla nostra vita virtuale che ci dimentichiamo di vivere nel mondo reale. Ad alcuni servirebbe davvero un’orda di zombie per riscuoterli dal rigor mortis mentale. Ironico che solo un anno dopo Eisenberg si sia ritrovato a vestire i panni di Mark Zuckerberg.

BENVENUTI A ZOMBIELAND (LETTERALMENTE)

Oltre a una sceneggiatura davvero brillante, che passa da scene d’azione tinte di ironia a momenti toccanti semplicemente per la loro umanità, anche le scelte grafiche sono accattivanti! La fotografia, le ambientazioni e gli effetti speciali rendono il tutto molto appetibile per qualsiasi pubblico. C’è anche un filo di autoironia contro quelle che noi chiameremmo “le solite americanate”, in particolare nel personaggio di Tallahassee. Egli uccide zombie in qualunque modo e in qualunque situazione, facendo mirabolanti acrobazie con pistole e quant’altro. In realtà si tratta di un uomo dal cuore tenero che nasconde dietro la facciata da duro americano del sud tutto il dolore di un lutto. Simpatici, ma meno brillanti, i due personaggi femminili.

E l’orrore? In realtà è molto limitato. Se vi aspettate un survival zombie alla Resident Evil, resterete delusi. Quello che fa paura davvero non sono i mostri là fuori, ma l’alienazione, il senso di colpa, il lutto, la desolazione, il rischio di restare gli unici esemplari di una specie in estinzione.

Dunque due bei pollici in alto per Benvenuti a Zombieland! Voto: 8/10.

P.S.: a quanto pare a breve dovrebbe uscire un sequel con il cast originale. Stay tuned!

Ilaria Alleva

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