Simonetta T. Hofelzer è la vincitrice del concorso letterario ‘Terni Horror Fest’: Cristiana Astori «Riscoprite l’immaginazione!»


Si è conclusa ieri sera la sesta edizione del Terni – Narni Horror Fest nella suggestiva location della chiesa sconsacrata, ormai auditorium, di san Domenico a Narni. La manifestazione dedicata all’horror ha chiuso i battenti con la premiazione dei tre racconti horror inediti più belli. Quattordici i finalisti saliti sul palco ma solo 4 hanno potuto ricevere la pergamena direttamente dalla giallista Cristina Astori. Prima classificata del Terni – Narni Horror Fest 2021, con il racconto ‘Missing’ è Simonetta T. Holfelzer . Le motivazioni: ‘una storia ricca di suspense e di tensione narrata con un ritmo e una estetica cinematografica’ e in più l’augurio di leggere ancora di questo ‘uomo nero’ raccontato da Simonetta nel suo racconto da parte di Cristina Astori. «l’ho scritto per errore –ha commentato la vincitrice – il racconto era destinato a una raccolta horror che solo dopo ho scoperto avere un tema, essendo andata completamente fuori tema ho dovuto trovargli un’altra destinazione e sono contentissima sia stata quella del Terni Narni Horror fest». Secondo classificato con il racconto ‘al crepusculo’ Filippo Santaniello. Terzo classificato è il racconto ‘Eitan’ di Alessandro Izzi. Menzione speciale della giuria a Silvia Alonzo con ‘la trappola della perla nera’.

Prima della premiazione hanno tutti sottolineato come i romanzi horror sono opere d’arte e anche chi giudica ha una propria sensibilità che non per forza incontra i gusti di altri: «come per le opere d’arte, ognuno ha i suoi gusti personali –ha commentato prima della premiazione l’organizzatore del festival Alessandro Chiometti – vale al cubo quando si parla di horror e paura perché tocca sfere così personali che è difficile essere oggettivi e non mi meraviglierei se un racconto che non ha vinto qui sarà premiato in altri concorsi».


Cristiana Astori

Come sottolineato a premiare i concorrenti era presente la sceneggiatrice e scrittrice di romanzi gialli Cristiana Astori. Il suo famoso romanzo ‘tutto quel nero’ edito da mondatori ha avuto un grande successo ed è ormai quasi introvabile dato che è stato pubblicato prima delle edizioni online, unico modo per trovarlo o su e-bay o con un po’ di fortuna in un mercatino dell’usato.
Casualmente, proprio la scrittrice ne ha scovata una copia durante il viaggio per venire a Terni e lo ha voluto portare per darlo proprio alla vincitrice del concorso. Un romanzo avvolto dal mistero dice la stessa Cristiana che parla di una studentessa fuori corso, squattrinata che per pagarsi gli studi accetta la proposta di un magnate per ritrovare la pellicola di  un film che però si rivela maledetto. Una storia affascinante basata su una biografia di una giovanissima attrice scomparsa prematuramente ma realmente esistita e dal chiaro talento, «anche se non ha avuto il tempo di dimostrarlo al mondo». Un romanzo avvolto dal mistero perché ogni fortunato lettore venuto in possesso di quel libro ha avuto strane coincidenze confermate anche dalla Astori che ha detto: «c’è qualcosa di strano in quella storia, molti lettori mi hanno scritto di coincidenze che non racconterò per non strumentalizzare la cosa ma qualcosa di particolare c’è». Non sono mancate poi le critiche al mondo moderno che fanno perdere quell’immaginazione che serve, non solo agli scrittori, ma al mondo intero per evolvere. «ora con netflix, internet possiamo vedere tutto quello che vogliamo – ha detto la Astori – Io invece amavo dei film proprio perché non potevo vederli. Ricordo da bambina non avevo ancora 14 anni e al cinema era uscito un film ‘la casa di mary’ che non potevo andare a vedere. Ricordo la locandina con questa bambina appollaiata sulla tomba e gli occhi neri. Non potendo andare a vederlo non mi sono scoraggiata. Ho inventato la ‘casa di mary’ così come poteva essere». Una grande fantasia, mondi immaginari che prima la Astori ha trasportato nel cinema, sua prima passione, come sceneggiatrice e poi su carta per arrivare a più persone possibili.

Dark zone
Presenti alla premiazione anche gli autori Roberto Ciardiello e Fabio Monteduro della dark zone. Ciardello è stato due volte vincitore del Terni Narni Horror Fest commentando ironicamente il suo rapporto ‘discendente’ con il festival. «Ho iniziato con la prima partecipazione al festival dove ho vinto. Alla seconda partecipazione ho vinto ma a pari merito. Poi successivamente sono finito tra i primi dieci e dopo ancora nemmeno quello. Ecco questo è il mio rapporto discendente ma confido nel prossimo anno». Fabio Monteduro ha presentato il suo ultimo romanzo thriller che sfocia nell’horror ‘gli artigli dell’aquila’ «un romanzo particolare che tratta un argomento per me molto significativo ma che non svelerò, lo farà da se il lettore leggendo il libro. È un viaggio nel tempo; un professore di storia riceve una eredità dal nonno e questa eredità lo porterà a fare ricerche che toccheranno anche eventi della prima e seconda guerra mondiale. La particolarità è che nel romanzo sono presenti eventi paranormali avvenuti direttamente sulla mia pelle. Quello che ho scritto sono fatti realmente accaduti, poi liberi di crederci o non crederci ma funziona così. Funziona così per il mistero in generale che poi ci porta a farci delle domande e queste domande possono darci risposte che ci appassionano».

 

Maria Sole Giardini

Tags: , , ,